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Porto turistico via Cristoforo Colombo pontile M Santa Maria di Leuca (LE)

Torre dell’Omomorto

Salpati dal porto, procedendo verso ovest, la costa si presenterà ricca di numerose grotte, ognuna con un proprio nome ed una propria storia.

Prima di giungere in prossimità di Punta Ristola, si potrà ammirare la ‘Torre dell’Omomorto’, risalente al 1500, che in passato veniva utilizzata per avvistare la presenza e l’avvicinamento delle navi dei Saraceni.

Grotta di Mesciu Scianni

Oltrepassando Punta Ristola, si trova la piccola Grotta di ‘Mesciu Scianni’ (maestro Giovanni) un uomo che in passato si recava qui per raccogliere sassi con cui realizzava dei mosaici.

Grotta del Fiume

Proseguendo, incontriamo la grotta del Fiume, che prende il nome da una depressione che la sovrasta. É stata scavata da un antico fiume che era utilizzato come via di collegamento con il mare. Ciò che di particolare caratterizza questa grotta è il fondale sabbioso e la presenza di una piccola sorgente di acqua dolce.

Grotta delle Tre Porte

Giungiamo poi in prossimità della particolarissima Grotta delle ‘Tre Porte’, che richiama il monumentale ingresso a 3 accessi da cui godersi gli splendidi giochi di luce sull’acqua blu. All’interno della grotta troviamo un cunicolo di circa 30 m che prende il nome di Grotta ‘del Bambino’, perché al suo interno fu trovato uno dei molari di un bambino di circa 10 anni risalente all’era del Neanderthal.

Grotta dei Giganti

Prima di avvicinarci a Punta Marchiello, dove si potranno scorgere i resti di un’antica torre di avvistamento (chiamata, appunto, Torre Marchiello), incontreremo la Grotta dei Giganti: è così chiamata perché all’interno vennero ritrovati resti di pachiderma risalenti a circa 70 mila anni fa ed inoltre, in virtù di un’antica leggenda, si crede che al suo interno siano stati sepolti i Giganti uccisi da Ercole. I reperti ritrovati in questa grotta risalirebbero al Paleolitico medio.

Grotta del Drago

Una delle grotte più belle da ammirare sul versante ionico, è la Grotta del Drago. Questo nome è dato dalla presenza di uno scoglio dalle sembianze del leggendario animale; larga all’incirca 60 metri, raggiungibile a nuoto (attualmente non più visitabile all’interno causa rischio crollo). Nelle acque intorno alla grotta, in passato, si aggirava una maestosa foca monaca, allontanata forse dal turismo e dalle imbarcazioni, che con il tempo si sono intensificati.

Grotta degli Innamorati

Il tour sul lato ionico si concluderà con un’ultima grotta, la Grotta degli Innamorati, dove verrà effettuata una breve sosta bagno per permettere ai più appassionati di accedervi e visitare la piccola spiaggetta che si nasconde all’interno, la cui forma ricorda quella di un mezzo cuore.